Negli ambienti come il porto, le strade, i conventillos, i grandi cortili e le prigioni si stava plasmando il linguaggio che, nei primi decenni del XX secolo, avrebbe preso forma nelle canzoni. Fu allora che, dapprima i payadores, “trovatori” della Pampa, e successivamente gli autori del teatro popolare, incorporarono il linguaggio quotidiano nelle proprie opere. Il tango fece altrettanto nei suoi testi inaugurali, amalgamando i modi di dire in quartine precarie, mentre si consolidava come musica e come danza. Coloro che lo inventarono erano carrettieri, scaricatori di porto, muratori, imbianchini, meccanici e le donne brillarono nell’interpretazione cantata.
Rafael Flores Montenegro nasce a Córdoba, in Argentina, e vive a Madrid dal 1979. È considerato uno dei massimi studiosi della storia del tango. Ha pubblicato opere letterarie inedite sulla vita di figure emblematiche come Carlos Gardel, José María Contursi e Osvaldo Berlinghieri. Dal 1987 conduce il programma radiofonico “Mano a mano con el tango” e tiene conferenze e seminari sul tango in tutto il mondo. In qualità di direttore artistico, ha curato diversi spettacoli dedicati alla cultura rioplatense, e nel 1997 è stato insignito del premio SADAIC. Tra le sue opere letterarie spiccano il romanzo Otumba (Viennepierre), che rievoca la generazione argentina degli anni ’70, l’esilio e la memoria e Passione e sconfitta. Memoria della Mesa de Gremios en Lucha (Arcoiris). Ha scritto anche numerosi saggi, alcuni dei quali pubblicati in italiano: Il tango e i suoi labirinti e Dioniso nell’abbraccio del tango (entrambi editi da Abrazos). Oltre alla narrativa, è autore di raccolte di poesie e racconti, e dirige da molti anni un laboratorio letterario a Madrid.
Nicolás Picatto è un artista plastico e muralista di grande riconoscimento, è nato a Salta, in Argentina, nel 1973. Ha esposto le sue opere in numerose mostre personali e collettive in vari paesi, tra cui Argentina, Bolivia, Brasile, Colombia, Portogallo, Spagna e Francia. Dal 2008, si dedica all’arte urbana, affrontando temi come la diversità culturale, i cambiamenti sociali e le problematiche contemporanee. Questo è il suo secondo libro in collaborazione con Rafael Flores Montenegro, dopo la raccolta poetica Con el hueco de la mano hacia arriba (2019).